Per IL DOLORE CRONICO, la soluzione più naturale ed economica

 

La FIBROMIALGIA è una malattia reumatica e neurologica che si caratterizza per la presenza di sensibilità centrale e periferica al dolore, che provoca dolori muscolo-scheletrici cronici e generalizzati, a volte insopportabili e invalidanti, e come conseguenza procura rigiditá in numerose sedi dell'apparato locomotore. La persona si sveglia già stanca e irrigidita. Deve iniziare a muoversi lentamente per poter alzarsi dal letto.

Altri sintomi includono spasmi muscolari lievi o prollungati, disturbi dell'umore e difficoltá cronica ad addormentarsi, stanchezza, disfunzione cognitiva, mancanza di memoria, vertigini, nausea, problemi di vista, dolore alla mandibola, bruxismo, mal di testa ed emicrania croniche, tutte condizioni che portano all'ansia e alla depressione. L’affezione puó anche coinvolgere tendini, legamenti, la muscolatura liscia: causare tachicardia, extrasistole, sindrome del colon irritabile, problemi urinari, mestruazione mancante o scarsa. Insomma, ha un rilevante effetto negativo sulla qualità di vita: la persona si sente handicappata, e dispera nell'atendere che vi sia una soluzione per la sua inspiegabile e singolare sintomatologia.

Anche se la compresenza di questo insieme di tali disturbi concorre alla diagnosi di Fibromialgia, è importante far presente che non tutte le persone avvertono l'intero insieme di sintomi: ogni organismo è un sistema a sè. E ognuno deve imparare ad ascoltare il proprio corpo.

Le cause scatenanti della Fibromialgia non sono completamente note ma, finora, si sa che includono fattori genetici, stress persistente o psicologico (es. traumi infantili), stile di vita trascurato, deficienze nutrizionali. In alcuni casi i segni si accumulano gradualmente nel tempo, senza alcun singolo evento di attivazione evidente. Si possono avere degli episodi isolati lungo gli anni, che vengono confusi con l'aver fatto un cattivo movimento, l'aver dormito "storti", aver presso freddo, essere stati troppo tempo in una stessa posizione, o lavorando molto al pc, ecc.

In medicina allopatica sono disponibili diverse opzioni terapeutiche che permettono di controllarne e alleviarne i sintomi, quali per esempio farmaci antidepressivi e antidolorifici. I ricercatori ritengono che la Fibromialgia amplifichi le sensazioni dolorose, influenzando il modo in cui il cervello elabora i segnali di dolore. Una vera trappola... Il nostro cervello ci inganna e "si prende gioco del nostro dolore": un dolore invisibile, inspiegabile, senza ematomi, lividi, cadute, ferite. Non dimostrabile.

Sono LILIANA GIMENEZ HAAS Fisioterapeuta laureata alla "Universidad Nacional de Córdoba", Argentina (1982), e Naturopata di Riza Psicosomatica, sede romana, dal 2006. Ho scelto di specializzarmi in Fiori di Bach, Tecniche Omeopatiche, Iridologia, nonchè operatrice antitabacco.

Soffro di Fibromialgia grave (già sospettata da me per aver letto alcuni articoli che mi erano "casualmente" arrivati dal 2000 mentre vivevo a Roma, ma sottovalutata dal mio medico di allora, immagino perchè gli studi erano iniziati soltanto 3 anni prima, quindi ancora non se ne parlava). Ricordo che da quando avevo 22 anni ho avuto bisogno di massaggi alla schiena e no ho mai potuto dormire su un materasso che non fosse durissimo. Quando viaggiavo per lavoro nel mondo della musica, ogni volta che dovevo dormire in un hotel, capovolgevo la stanza in modo da mettere il materasso per terra, o accomodavo una sull'altra le coperte sul pavimento in modo da poter riposare sulla superficie liscia, con un asciugamano arrotolato sotto il collo anziché il cuscino di piume.

Quindi, nel 2018, dopo 18 anni di non sapere cosa fosse vivere senza dolore, di critiche per non voler uscire più di tanto (a causa della fatica cronica trovavo sollievo solo nella posizione orizzontale), finalmente azzardai la mia autodiagnosi e mi decisi ad andare dal neurologo locale. Lui mi ascoltò attentamente e  corroborò -per mia fortuna- le mie argomentazioni, prescrivendomi un vecchio antidepressivo trittico che avevano scoperto funzionasse ridando il 50% di sollievo e capacità di movimento (infatti potevo girare molto meglio il collo guidando la mia 600, e quindi tornare a “correre”, da buona "Impatiens costituzionale" (Fiore di Bach tipologico, quello dell'impazienza), ma che mi lasciava un cattivo sapore metallico in bocca durante tutta la giornata, mi dava molta sete, e inoltre non giovava certamente ai miei organi nobili.

L'anno scorso, nel maggio 2019, una volta in Italia (precisamente nel Veneto), per tenere dei corsi di Floriterapia, potei verificare l'effetto dell'olio di cannabis, e riuscii quasi "magicamente" a mollare i farmaci. Mi sentivo benissimo, il casale aveva 3 piani e io salivo e scendevo le scale come quando "ero giovane e sana", dormivo bene e mi alzavo meglio, insomma, avevo ricominciato a vivere.

Ma... il costo della cannabis era troppo per le mie tasche: 150 euro al mese in farmacia con prescrizione da protocollo che la rende legale. Tornata a fine giugno in Argentina non solo era caro anche qui comprare quell'olio, ma anche illegale! Comprai comunque dei fiori secchi e imparai a fare prima la tintura madre e poi l'olio, altrimenti avrei dovuto ritornare al vecchio trittico, agli antidolorifici e antiinfiammatori, raddoppiare i massaggi a 2 o 3 volte a settimana e, quindi, ridurre il mio benessere e il mio denaro.

Mi è sempre piaciuto sperimentare su me stessa molte cure che poi, come Naturopata, applico sui miei clienti, anche perchè la mia salute è stata cagionevole fin da piccola, quindi ho avuto modo di osservare e risolvere molte condizioni e complicazioni. Da due anni a questa parte, ho fatto molte ricerche sulla Fibromialgia senza sapere che il cervello, che è sempre ingegnoso, aveva raccolto zitto zitto per me una serie di dati che mi avrebbero portato alla pianta del TIMO... e ora mi passava l'informazione a mo' d'intuizione. Ho sempre detto che l'intuizione non è altro che lo stretto contatto con la realtà, che si accontenta di minori spiegazioni.

Ho scoperto dunque che il timo ha delle qualità antiinfiammatorie notevoli e non solo, ha molte proprietà che potete cercare su Google e che vi sorprenderanno piacevolmente. Comprai quindi in erboristeria le foglie secche e iniziai a farmi delle tisane, ma il gusto era molto forte e sgradevole: per ottenere un minimo effetto antidolorifico lo dovevo tenere in infusione per lungo tempo.

Pensai quindi di provare a farne la tintura madre. Poi da essa ricavare l'olio, adottanto lo stesso metodo usato per fare quello di cannabis che avevo visto fare in Italia. Come al solito prima lo provai su di me, e solo poi avrei potuto "cantar vittoria"... Ebbene sì! Avevo scoperto un sostituto della cannabis per quanto riguarda l'effetto rilassante e antidolorifico. Non credevo ai miei occhi e non ci stavo nella pelle. Bene, dopo due mesi di prove, oggi posso affermare che funziona alla stregua della cannabis. Anche perchè l'ho donato ad alcune amiche e clienti che accusavano dolori cronici, chiedendo loro di rispettare metodicamente le posologie scelte per ognuno, e osservare i cambiamenti. Ha funzionato in tutti i casi. Tutti ne hanno tratto beneficio.

Per ultimo e a scanso di equivoci, è doveroso far presente che si tratta di medicina complementare e non alternativa. Anche se per certi casi può bastare a se stessa. Ci si consulti con il proprio medico curante.

Quindi, se volete imparare a fare l'olio di timo anche voi, visto che è privo di controindicazioni o assuefazioni, costa pochissimo ed è assolutamente legale inviatemi un whatsapp al numero Vodafone 349.6745034, o scrivetemi a gimenez@libero.it

 

ORMAI NON SOFFRO PIÙ!