La quercia, uno degli alberi sacri dei nostri antenati, è una pianta molto conosciuta, longeva e maestosa, che può raggiungere l'altezza di 30-40 metri. Cresce nei boschi, nelle macchie e nei campi. Fiorisce insieme all'apparizione delle foglie alla fine di aprile a all'inizio di maggio. I fiori maschili e femminili crescono sullo stesso albero. I fiori femminili crescono su un lungo stelo, mentre i fiori maschili si presentano in amenti filamentosi giallastri. Le sue radici sono profonde e poderose. Anche se le sue foglie sono caduche, c'è una grande resistenza da parte dell'albero nel lasciarle cadere, quindi rimangono secche e attaccate ai rami fino alla fioritura.
In fitoterapia si usano la scorza dei rami giovani raccolti in primavera, le foglie in giugno e le ghiande in autunno. Di azione costrittrice e antinfiammatoria, antidiarroica, tonica intestinale.

 

Segnatura: si pensa che viva anche mille anni e alcune specie possono arrivare fino a 40 metri di altezza. Ha peròla tendenza a spaccarsi, anche quando stagionato. caratterizzato da una energia ignea, maschile, di tipo yang. Ha la caratteristica di attirare i fulmini.
 

PERSONALITA' DELLA PIANTA: albero maestoso, s'impone per le sue misure e rappresenta la fortezza, il suo legno duro e resistente, nobile e fidabile, è molto apprezzato e considerato imprescindibile per certi usi (conserva i vini pregiati). Le sue foglie sono caduche e lui diventa esigente con se stesso nell'opporre resistenza per lasciarle cadere. Anche se secco, rimarrà sempre in piede. Se pensiamo alla famosa frase "gli alberi muoiono in piedi" ci viene automaticamente l'immagine della quercia. I cinesi la ritengono simbolo di forza rigida, perché si spezza, ma non si piega al vento. I poderosi rami orizzontali le danno un aspetto generoso e aperto, proprio come le persone a cui si addice l'essenza di questo albero.
 

SCORAGGIATO PER UNO STATO DI AFFATICAMENTO CRONICO.

 

Parola di Bach: "Per coloro che lottano e si battono energicamente per guarire o per risolvere i problemi della vita quotidiana. Perseverano, tentando una cosa dopo l'altra, anche se il loro caso può sembrare senza speranza. Sono scontenti di sé quando una malattia interferisce con i loro doveri e con l'aiuto che vogliono arrecare agli altri. Sono persone coraggiose, che combattono contro grandi difficoltà senza mai perdere la speranza o diminuire l'impegno".

"Il lavoro allontana da noi tre grandi mali: la noia, il vizio e il bisogno." Voltaire

"Amare il proprio lavoro costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra." Rita Levi Montalcini
 

Stato negativo: scoraggiato per uno stato di affaticamento ed esaurimento cronico, depresso dopo una lunga lotta. Forte, devoto e perseverante, si sente indispensabile e non si sottrae mai agli impegni e lotta ogni giorno con tutta l’energia possibile; porta su di sé il peso del mondo senza concedersi un attimo di tregua. Conduce dure battaglie, e lotta quotidianamente contro le difficoltà senza perdersi d’animo, nonostante tutto sembri senza speranze. Ha un senso del dovere talmente sviluppato, eccessivo, da non permettersi mai un cedimento, una malattia. Combattivo, coraggioso, non si arrende alle avversità. Se malato si sforza per guarire, è disposto a esperimentare qualsiasi tipo di cura. Sgobbone, paziente e perseverante, la sua speranza è incrollabile, non si arrende mai. Rigido con se stesso, auto-esigente, è un lavoratore accanito e indifeso che non riposa, preso nel vortice del lavoro. Leader stacanovista, ha la tendenza a lottare contro le difficoltà fino allo stremo delle forze, non si rende conto che l’organismo dà segnali di stanchezza, ha difficoltà a percepire i segnali di allarme dell'organismo, quindi perde di vista i bisogni della sua anima e non si permette né paure né gioie. Finisce con il fare tutto meccanicamente, e poco a poco si svuota e crolla, viene schiacciato dal forte senso del dovere. Affidabile, coraggioso, porta a termine ogni compito. Testardo e orgoglioso, non cambia idea facilmente, e non si lamenta. La sua forza può cedere e a volte si trova esaurito per eccesso di lavoro. Spiccato senso pratico. Eccesso di responsabilità verso gli altri.

 

Stato positivo: coraggio e perseveranza anche nelle iniziative in cui gli altri non credono, nei casi bizzarri, riconoscere che il riposo serve. Forza flessibile, abbandono, sostegno interiore.

 

Malattie statisticamente riscontrate (secondo alcuni autori), a cui il soggetto potrebbe andare incontro, se non armonizzato: ansia, iperattività, logorrea, fuga di idee, esaurimento, agitazione, irritabilità in soggetto che non accetta sconfitte. Crisi di asma in chi vive nella tensione di poter essere costretto ad abbandonare gli impegni. Problemi dentari. Collasso ed esaurimento nervoso. Batticuore, palpitazioni, extrasistole, tachicardia, aritmia. Mani sudate. Mancamenti. Dolori di schiena, alle spalle, cervicalgia, lombalgia, sciatalgia, reumatismi. Disturbi epatobiliari. Nevrastenia sessuale. Patologie di tipo autoimmune, con tendenza alla cronicità, come l'artrite reumatoide e la spondilite anchilosante. Contratture di spalle e collo. Arteriosclerosi e otosclerosi.

 

Riformulazioni degli allievi che frequentano i miei corsi: "crociato", stakanovista, eroico, indistruttibile, sopravaluta le proprie forze.

 

Sessualità: sempre impegnato a "fare di più", perde la spontaneità del rapporto. Classico stato di chi si unisce a una persona molto più giovane.

Bambini: timidezza, disadattamento, facile scoraggiamento, scontentezza generale. Non si dà pace se non riesce a fare tutti i compiti. Aggressività verso i compagni che riescono meglio a scuola. Debilitazione per applicazione eccessiva allo studio. Disperazione per gli insuccessi scolastici.

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Pensieri positivi: devo imparare a rispettare me stesso e i miei bisogni, la vita non è fatta solo di lotta ma anche di calma, posso trarre piacere non solo dal lavoro ma anche dal tempo libero, non devo trascurare la famiglia per il lavoro, conosco i miei limiti e so che non devo cercare di superarli, la serenità e il piacere mi aiutano a trovare la forza, devo guardare la vita con occhi meno severi e più gioiosi, essere stanco è naturale, non è segno di debolezza.

Guarigione: aiuta a capire l’importanza di rilassarsi, di riposare; permette di prendersi le meritate pause. Addolcisce il senso del dovere. Dona una visione più ponderata della lotta per la vita. Conferisce solidità, coraggio, tenacia, forza di volontà.

 

Condizione che sviluppa, armonizza o risveglia: FLESSIBILITA'

 

Rappresentazione archetipica: "L'Animus", rappresnta il maschile, anche all'interno dell donna, l'immagine collettiva dell'uomo, attivo, penetrante, convesso, che protegge il più debole.

 

PER AUMENTARNE L'EFFICACIA: sospendete il lavoro spesso per dedicarvi a ciò che vi piace, delegate compiti e incarichi.

 

SFIDA: smettere di accanirsi e assumere un atteggiamento più flessibile ed efficace.

 

CHAKRA: agisce sul 3° vortice.

 

Preparazione: il rimedio viene preparato con il metodo della solarizzazione. Il periodo indicativo di fioritura va da aprile a maggio.

         Analisi transazionale Io -  Tu + 

         Affermazioni positive: ho grandi forze e accetto il riposo.

       ASSOCIAZIONI FREQUENTI: Gorse, Hornbeam, Olive, Rock Water.

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Vibrazione cromatica abbinata all'essenza

 

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Lavorare troppo fa aumentare il rischio di infarto

Chi lavora regolarmente 10-11 ore al giorno ha una probabilità di avere un attacco di cuore maggiore di quasi due terzi rispetto agli altri. Lo ha scoperto uno studio pubblicato dall'European Heart Journal su 6 mila impiegati britannici.

Una volta eliminati altri fattori come il fumo, secondo i ricercatori il solo orario di lavoro troppo prolungato ha determinato un aumento della probabilità di infarto o angina del 60%, corrispondente a 369 casi in maggioranza legati proprio al lavoro.

"Chi passa troppo tempo al lavoro fa meno esercizio e non si rilassa mai - scrivono gli autori della ricerca condotta dall'University College di Londra - inoltre è più probabile che soffrano di depressione o ansia, tutti fattori di rischio. Inoltre questo tipo di soggetti spesso va al lavoro anche se malato".